Quel profumo mi travolge. A momenti lo sento da qualche lato della mia stanza, mi arriva tutto insieme all’improvviso e sprigiona in me un senso fortissimo di nostalgia. Così me lo spruzzo addosso, apro quella scatoletta rettangolare blu con i piccoli caratteri bianchi in corsivo “David Off” e lascio ke il vaporizzatore mi cosparga i polsi di quella specie di droga. Mi basta annusare quella fragranza fresca, per rievocare in me un mare di immagini, ricordi..
Ho bisogno di quel profumo. Esattamente come se fossi un’alcolizzata.
Questo è un periodo molto intenso, sia per quanto riguarda lo studio, che per il resto, dato che sto meditando su un casino di cose.
E’ strano perché ci sono momenti in cui la penso in un modo e momenti in cui penso subito l’opposto. Sono un po’ instabile, certamente un po’ meno di prima, ma lo sono sempre un po’.
Questo non è certo un punto a mio favore. Ma mi sto anche dedicando a molte cose che mi interessano ultimante, in poche parole impiego il mio tempo in cose che mi piace fare, e non mi pare di buttar via gli attimi della mia vita come prima, in questo senso..Mi sto rendendo conto che avere 18 anni forse ha i suoi privilegi, oltre che i moltissimi difetti. Mi sto dedicando all’apprendimento del norvegese, al perfezionamento dell’inglese cosa che ho sempre odiato e che ora amo dato che mi permette praticamente l’accesso al tipo di vita che voglio, dipingo, leggo, scrivo, “restauro” il monolocale accanto la mia attuale casa ( non quella nuova) per svariati motivi di cui il principale però è uno e uno solo, mi dedico infine allo studio che non vedo l’ora di finire.
In tutto questo trovo anche il tempo per suonare, e per chattare ovviamente( se mi togliete msn ADESSO, mi sparo). Insomma mi sento attiva. C’ solo un dubbio che m’attanaglia.. il fatto è che sono felice ora. Per cui mi sto chiedendo se sia possibile esserlo di più di così. Dato che ormai ritengo che lo scopo di ognuno sia il raggiungimento della felicità, giacchè ritengo che tutti fanno qualcosa esclusivamente in vista di stare bene o di fare il meglio per loro stessi o comunque per un qualche soddisfacimento(persino il cibo è un piacere).. e se scoprissi che non c’è un limite alla felicità? Che è una ricerca continua e insaziabile, che se si ha 2 si può avere 3, non solo lo si vuole, ma lo si può raggiungere, questo tre, e da questo tre si può raggiungere anche un 4.. se scoprissi che tutto questo è possibile non so se mi fermerei o saprei accontentarmi del 2 che è cmq meglio di un 1. Però c’è il rischio di non sapere come fare, a arrivare da 2 a 3, e c’è il rischio di ritornare anche ad un 1. C’è il rischio di perdersi nelle strade indeterminate della vita. Mi sto chiedendo a questo punto : se essere felici basta, o se convenga tentare di essere più che felici. Cioè se la felicità finisce nel momento del suo conseguimento o se quella che vai cercando dopo si tratta di una felicità ancora più felice, viva ed intensa, oppure se è solo una leggenda metropolitana di qualcosa che è puramente solo illusorio in quanto desiderio puramente umano,e quindi un sogno che,appunto finito, rimarrà tale e per cui mai realizzabile in questa vita terrena.
Ho bisogno di quel profumo. Esattamente come se fossi un’alcolizzata.
Questo è un periodo molto intenso, sia per quanto riguarda lo studio, che per il resto, dato che sto meditando su un casino di cose.
E’ strano perché ci sono momenti in cui la penso in un modo e momenti in cui penso subito l’opposto. Sono un po’ instabile, certamente un po’ meno di prima, ma lo sono sempre un po’.
Questo non è certo un punto a mio favore. Ma mi sto anche dedicando a molte cose che mi interessano ultimante, in poche parole impiego il mio tempo in cose che mi piace fare, e non mi pare di buttar via gli attimi della mia vita come prima, in questo senso..Mi sto rendendo conto che avere 18 anni forse ha i suoi privilegi, oltre che i moltissimi difetti. Mi sto dedicando all’apprendimento del norvegese, al perfezionamento dell’inglese cosa che ho sempre odiato e che ora amo dato che mi permette praticamente l’accesso al tipo di vita che voglio, dipingo, leggo, scrivo, “restauro” il monolocale accanto la mia attuale casa ( non quella nuova) per svariati motivi di cui il principale però è uno e uno solo, mi dedico infine allo studio che non vedo l’ora di finire.
In tutto questo trovo anche il tempo per suonare, e per chattare ovviamente( se mi togliete msn ADESSO, mi sparo). Insomma mi sento attiva. C’ solo un dubbio che m’attanaglia.. il fatto è che sono felice ora. Per cui mi sto chiedendo se sia possibile esserlo di più di così. Dato che ormai ritengo che lo scopo di ognuno sia il raggiungimento della felicità, giacchè ritengo che tutti fanno qualcosa esclusivamente in vista di stare bene o di fare il meglio per loro stessi o comunque per un qualche soddisfacimento(persino il cibo è un piacere).. e se scoprissi che non c’è un limite alla felicità? Che è una ricerca continua e insaziabile, che se si ha 2 si può avere 3, non solo lo si vuole, ma lo si può raggiungere, questo tre, e da questo tre si può raggiungere anche un 4.. se scoprissi che tutto questo è possibile non so se mi fermerei o saprei accontentarmi del 2 che è cmq meglio di un 1. Però c’è il rischio di non sapere come fare, a arrivare da 2 a 3, e c’è il rischio di ritornare anche ad un 1. C’è il rischio di perdersi nelle strade indeterminate della vita. Mi sto chiedendo a questo punto : se essere felici basta, o se convenga tentare di essere più che felici. Cioè se la felicità finisce nel momento del suo conseguimento o se quella che vai cercando dopo si tratta di una felicità ancora più felice, viva ed intensa, oppure se è solo una leggenda metropolitana di qualcosa che è puramente solo illusorio in quanto desiderio puramente umano,e quindi un sogno che,appunto finito, rimarrà tale e per cui mai realizzabile in questa vita terrena.