Monday, April 23, 2012

Kate ormai sapeva quale fosse la cosa giusta da farsi. Non migliore in assoluto,no, perchè "migliore" sarebbe stato utopico, una parola troppo grossa persino per chi l'ha inventata, presupponendo che quel che è meglio per una persona non lo è in genere quasi mai anche per l'altra. Eppure Kate, che aveva sempre seguito il suo istinto nella vita, che non l'aveva mai tradita, stava per voltargli le spalle, per la prima volta stava per imboccare una strada diversa, stava per uscire dalla campana di vetro. Ed ora Kate era lì, di fronte a quel bivio, ma sapeva già lungo quale sentiero si sarebbero diretti i suoi passi. Era un sentiero sconosciuto, il sole li illuminava entrambi, ma erano talmente lunghi e tortuosi da non potersi scorgere la fine. Questo la spaventava più di tutto, il fatto che non si potesse vedere dove finivano, dove portasse l'uno e dove conducesse invece l'altro. Ma tirava un vento strano quel giorno, un vento forte, il cane abbaiava e saltava di gioia quasi a volte incitare Kate ad imboccare una strada anzichè l'altra. Eppure Kate non lo fece; per qualche strana ragione, scelse l'altra, tradendo l'istinto e affidandosi alla ragione, e per un momento si sentì viva, perchè il dolore era forte quanto la felicità che provava, due sensazoni opposte che si mescolavano quasi in un'armonia perfetta e lacerante ma che pulsava e le faceva muovere le gambe, un piede avanti l'altro. D'altra parte a cosa poteva affidarsi Kate, se non alla ragione, quando dopo il buio compariva una strada in cui c'era tanta luce da poter accecare? Kate si voltò più volte indietro, quasi a cercare nel panorama intorno a lei una conferma di ciò che stava per fare, poi si voltò nuovamente in avanti e sospirando, serena e con una strana ma piacevole sicurezza di sè, proseguì.

Friday, April 13, 2012


E così sono qui davanti al computer in lacrime, ancora
una volta, mentre ascolto ripetutamente la canzone che hai messo per me. Sulle
note di James lunt, goodbye my lover,mi
manca il respiro e lo stomaco mi fa male, mi sento così maledettamente
viva, le immagini mi corrono davanti come fiumi, e io piango per tutti qui
momenti che sembrano così lontani e che non torneranno più ma che fanno tanto
male, mi straziano, e l’unica cosa che riesco a fare è piangere, persino
pensare mi risulta difficile, tutto così’ confuso e orrendamente triste. Queste
parole sono come spilli, che mi trafiggono da una parte all’altra, vorrei una
cura, ma solo il tempo può curare e per questo c’è da aspettare, sia per me che
per te. Mi chiedo se tutto quello che
abbiamo condiviso era vero, persino se sia mai accaduto o se me lo sono
sognato? Tutti i momenti belli, erano solo sogni meravigliosi o erano reali? Si
mescolano tutte le sensazioni dentro di me, non capisco più niente, mi sento
solo di piangere, non mi viene nemmeno di urlare. Mi chiedo dove, come riuscirò
a lasciarmi tutto alle spalle, a dimenticarti, non lo so. Ma perché certe cose
non le hai dette prima? Ora è troppo tardi, perché le cose si comprendono solo
quando è ormai tardi? Mi sarebbe bastata una tua parola in passato, per
risolvere tutte le nostre discussioni, un tuo gesto, un tuo abbraccio, e sarei
tornata da te, non sarebbe esistito nient’altro al mondo che noi, perché lo fai
solo ora? Ti odio perché sto così male, mi sento così a terra e le lacrime non
si fermano, eppure dopo tutto io ti amo ancora. Ogni volta che ho provato a
fidarmi ancora è sempre seguita una delusione, spiegami come potrei fidarmi di
nuovo se anche soltanto ieri ne è giunta un’altra? Scegliere tra quello che si
vorrebbe e se stessi, è forse possibile? Mi immedesimo in quello che provi tu,
e il tuo dolore diventa il mio. Perché non vorrei rinunciare a niente di quello
che avevamo insieme, ma devo, per me stessa. E poi mi chiedo, è veramente
quello che voglio? Fin quanto è veramente la cosa giusta? Vedo tutte le
immagini come in un film.. fanno così male. I ricordi, le frasi dette, le
piccole cose, tutto. Non riesco a fare niente senza pensarti un attimo. Una
persona arresa, debole, corrotta: quello che sono ora. Sono così a terra. Dicono
che solo chi tocca il fondo poi risale, ma io credo rimarrò molto a lungo sul
fondale prima di risalire. Perché le cose sono andate così? Cosa è successo perché
si rovinasse tutto? Dove sono finite tutte quelle sensazioni forti che provavo
all’inizio? Le ho provate solo io o anche tu? Mi sento vuota, perché ho perso una
parte di me, ho perso te perché tu hai perso me. Sarà una lunga notte buia,
persino durante il giorno, la mia. Ho paura. Ho paura e mi dispiace per come
stai, per come sto, per tutto ciò che è successo, mi dispiace perché è troppo
tardi, e la cosa più bella e pericolosa sarebbe illudersi che tutto possa
tornare come prima, mi basta pensare un solo istante a questa eventualità
irrealizzabile ed è come l’aria: respiro di nuovo. E poi invece mi gettano sott’acqua,
niente più ossigeno e io devo nuotare se voglio tornare a galla e a respirare di
nuovo. Ma io non so nuotare… mi sento già morta. Mi mancano un sacco di cose, vorrei fosse
stato tutto diverso, tornare indietro nel tempo. Dio quanto lo vorrei. Volevo
te accanto a me, per sempre. Io ti amo, eppure non basta. Sembra impossibile. Io
rimango seduta tra le lacrime,tra i pensieri, ascoltando ancora questa canzone,
di nuovo sola, senza di te.
> (°*:..ElanorAncalima..:*°) Goo goo dolls
Iris

Shakira
Hips don't Lie


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