E’ difficile. E’ difficile cercarti tra le persone e non trovarti. E’ difficile avere quel barlume illusorio di speranza dentro di sè di poterti rivedere ancora una volta. Eppure ti sento vicino, sei sempre con me, nei momenti felici e nei momenti brutti. L’altra sera quando ero distrutta e impaurita e invocavo il tuo nome nella notte sapevo che mi stavi ascoltando. Ho sentito che eri lì con me, per me, e che non mi avresti abbandonata, e che mai lo farai. Mi aiuti sempre in qualche modo quando ne ho bisogno e anche adesso lo fai, non ho idea di come ci riesci, ma c’è qualcosa dentro di me che mi dà la forza per non arrendermi, una forza che prima non conoscevo. E’ quasi come se mi sorprendessi, a momenti, di potercela fare da sola, come se io stessa mi conoscessi appena. Quanto avrei desiderato Venerdì sera poterti telefonare, udire ancora una volta la tua voce, e pregarti di raggiungermi e di aiutarmi. Quanto avrei voluto stringerti e sentirmi di nuovo al sicuro, per una volta. Poter scancellare via in un soffio tutti i problemi e le paure. Quando vedo gli occhi di tua madre vedo i tuoi. Tu vivi in loro, tu abiti nella mente e nei ricordi di tutti noi, ma spesso questo non basta. La materialità non conta, lo spirito va oltre, l'amore va oltre e supera tutto, eppure noi esseri umani abbiamo bisogno anche della materialità, soprattutto di quella. Ho amato la tua anima, non nel senso comune del termine, per usare le tue parole, ma in un senso profondo e non penso che possa risuccedermi con nessuno, per il semplice motivo per cui nessuno sarà mai te. Tuttavia, sembrerà strano visto che lo dico io che mi definisco cristiana, ma c’è qualcosa nell’aria, dentro di me, che mi suggerisce che ti rivedrò. E ti rivedrò qui, in questa vita, e quando arriverà quel momento saprò riconoscerti.. ti ritroverò forse negli occhi di un bambino o di un animale, ma in ogni caso sarai tu. Sono forse pazza? Beh, alla fine che me ne importa.. Che importa del giudizio degli altri, quando l’unico giudizio di persone estranee alla famiglia che contava veramente era solamente il tuo. Quando vado dai tuoi mi sento come a casa. Nonostante il dolore che unisce tutti noi perché non sei lì, c’è un senso di serenità, come se la tua anima avvolgesse tutti noi, ci gettasse in una sorta di torpore che ci permette di sviare dalla tristezza per quelle due o tre ore. Suggestione? Illusione? Forse si, forse no.. quel che è sicuro è che sono troppe, le coincidenze, per poter essere solo frutto dell’immaginazione.. Tu ci sei, io questo lo so. Il punto, e questo non cambierà mai, è che non smetterò mai di chiedermi come sarebbe stato se tu fossi sopravvissuto. Non smetterò mai di rimpiangere il fatto che non lo saprò mai e tu non ci sei più. Continui a mancarmi ogni giorno che passa, la tua voce, le tue parole, il tuo carattere. Rimangono solo le foto, i ricordi, la solitudine nell’anima, un buco nero che non so nemmeno io se potrà mai riassorbirsi del tutto e la consapevolezza di non poter condividere queste sensazioni con nessun altro che me stessa. Non hai idea di quello che mi hai regalato nel breve tempo che ci siamo conosciuti. E penso che tu abbia dato tanto non solo a me, ma anche a tutti gli altri tuoi amici.. non mi lasciare mai, ti prego. Ti voglio bene.