Monday, October 27, 2008

Dimensioni immaginarie.. la mia casetta sul fiordo :D

Da oggi ho una casa sul lago. La costruzione sorge sul lago di un piccolo e delizioso villaggio immaginario norvegese. E’ la casa dei miei sogni. La struttura è minimalista sia all’esterno che all’interno, ma sto pensando a come poterci lavorare su.
Il lago è bellissimo. Si può scorgere la riva opposta solo quando non c’è foschia che occulti la vista. Adesso è autunno inoltrato, ed il clima è rigido e l’aria pungente, ma credo che in estate sarà perfetto. E poi io amo il freddo. D’inverno sarà esattamente come i posti che si vedono nei films. Chissà se la superficie del lago si ghiaccerà almeno un pochino?:D E poi la neve..così soffice e chiara che ricoprirà il vecchio tetto di questa mia nuova casa..in effetti dovrei forse provvedere a ripararlo.
La vegetazione è incantevole. Non pare nemmeno vera. Inutile tentare di descrivere questi colori autunnali. Mai da nessun altra parte avevo visto delle sfumature così accese e variopinte, sembra d’essere dentro un quadro. E l’acqua del lago ha il colore dei laghi delle storie fantastiche. Quel colore indescrivibile, inverosimile, a metà tra un grigio e un azzurro verdognolo. Pallido, ma così limpido e calmo che quando ho posato le valigie per terra e ho alzato gli occhi, lo spettacolo che mi si è presentato era a dir poco sbalordante: le sagome e quei colori magnifici si ripetevano in quella superficie piatta che faceva loro esattamente da specchio, così che la realtà materiale degli alberi e quel riflesso di quella che si stagliava sulla superficie argentea del lago sembrassero un tutt’uno. Difficile era distinguere la linea che separava la fine degli alberi con l’inizio della loro immagine riflessa sull’acqua.
Ed è ancora così. Lo so perché in Norvegia, quando si tratta di superfici d’acqua, di fiordi, questa storia si ripete sempre. In effetti questo dove ho scelto di far vivere la mia casa non è propriamente un lago. E’ una piccola insenatura di un fiordo che ha la forma di un lago. Ma ad essere onesti, l’acqua proviene dal fiordo. Questo aspetto rende tutto più entusiasmante per me che amo queste meraviglie naturali chiamate fiordi. Mi fanno pensare che moltissimi anni prima di me anche i vichinghi hanno navigato nelle stesse acque gelide e visitato le stesse valli dove ora sorgono villaggi ben più grossi e strutturati di quelli di un tempo.
Quando sono arrivata qui per la prima volta, con la mente, non ero esattamente sicura di volere questa casa. Vivere in un illusione può avere i suoi giovamenti come le sue delusioni.
Avevo deciso di non vivere di illusioni tanto tempo fa, ma quando non si può vivere nella realtà allora una soluzione può essere quella di costruirsi una realtà tutta propria. Non sapevo inoltre se potevo permettermela, e poi invece ho scoperto di essere tanto audace da poterlo fare. Quella casa mi piaceva così tanto che alla fine ho ceduto. Ho ceduto al sogno e all’immaginazione ed eccomi qua, a qualche metro dalla riva del fiordo,sul lato sinistro della casa, mentre la sto fissando, cercando di capire quali modifiche fare. La struttura è a due piani. Nel primo c’è un soggiorno con la cucina, e sopra il bagno e una stanza da letto con una finestra centrale che dà direttamente sul lago.
Devo ammettere che essendo ancora un po’ fatiscente do quel che di misterioso e fantasmagorico ma anche di spettrale, specialmente la sera quando inizierà la solita foschia che avvolgerà tutto il pianterreno.
In origine doveva essere rossa, ma adesso si vede benissimo che il tempo ha lasciato la sua impronta. Le pareti sono totalmente disincrostate, a parte qualche residuo evidente di tintura rossa qua e là, ma il resto della vernice ha lasciato il posto al colore originale del legno: un marrone cupo e scuro, perché un po’ marcito, benché ancora del tutto stabile, con qualche striatura chiara, del legno bianco utilizzato in origine, di tanto in tanto.
Pensavo di ridipingerla di bianco.
Ciò che mi piace più di tutto della casa, a parte quella finestrona in mezzo alla parete della camera, è il piccolo portico all’entrata della casa, dove di inverno si può benissimo godere della vista del fiordo all’aperto, stando comunque riparati. Penso infatti che comprerò una sedia a dondolo, di quelle vecchie, da mettere sotto il tettino. Molto carino, una cosa che ho amato subito di questo posto, è il porticciolo, minuscolo per altro, dove al massimo potrebbero ormeggiare non più di due o tre barchette di legno, a seconda delle dimensioni, che si affaccia subito a riva.Dovrò ridipingere presto sia l’esterno che l’interno. La renderò un luogo incantevole. Voglio comprare anche una nuova barca per andare nel lago, uno di questi pomeriggi, al tramonto, quando lui verrà a trovarmi nella mia nuova casa; perché nella fantasia non ci sono distanze e tutto quel che desideri puoi farlo avverare. ^^


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