Wednesday, November 21, 2007

Non ci capisco più niente. Cosa è giusto,cosa è sbagliato? Esiste un principio supremo riconducibile ad un idea di Giusto Incontaminato?
Esiste un Giusto Assoluto? O l’idea di giusto è una cosa relativa.. esiste un giusto per me che è sbagliato per qualcun altro e viceversa..?Non so più che pensare.C’è sempre qualcosa che mi blocca, davanti a tutto,non riesco ad essere libera, non riesco ad essere me stessa.
A volte vorrei essere come mia madre, per certi versi è più spensierata di me. A volte è così piena di speranze,così sognatrice, e ci crede veramente nelle cose, per lei molte cose sembrano così semplici, come fare 1+1, per me non è mai così invece, è da tanto, tanto tempo che non è più così, anzi no, alla fine penso ke non lo sia mai stato,se ripercorro tutti questi miei 18 anni.Non riesco a trovare qualcosa a cui attaccarmi saldamente.. Non capisco dove,come,che cosa cercare. Non voglio deludere nessuno, ma non voglio nemmeno smettere di vivere, non so fare il mio,fregarmene del resto,o se tenerne in considerazione.Mi sento trascinata da due parti opposte..l’unica cosa ke so voglio poi guardarmi indietro e dire”ho fatto la cosa sbagliata”.. il punto è ke tra le due scelte, in ogni cosa, ogni volta ke mi si presentano due strade, nessuna delel due mi pare completamente giusta, né l’altra completamente sbagliata. Dubbio cronico.

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

l'unica cosa da fare sarebbe seguire il proprio instinto,ma per farlo bisogna conoscere bene i propri limiti e fidarsi molto di se stessi. ricorda comunque che c'è sempre qualche amico che può aiutarti in un qualche modo.

7:42 AM  
Anonymous Anonymous said...

Giulina giulina...
E' come quando non si sa se saltare un ostacolo o aggirarlo...
Come un bivio...
Puoi scegliere una delle due strade, oppure chiedere consiglio, o ancora accamparti per la notte... La scelta è solo tua.
Ma dice bene anche alinik... A volte parlare con qualcuno potrebbe farti bene, ma attenta a chi vuole imporsi troppo: per chi ti circonda consigliare a caso è fin troppo facile, ma il peso delle decisioni poi sulle spalle di chi resta?
Sei tu che devi decidere alla fine cosa fare della tua vita, sei tu che un giorno dovrai girarti a fare una stima degli errori.
Se hai bisogno di sfogarti in ogni caso sai dove trovarmi... Ti sono vicina...

2:50 PM  
Anonymous Anonymous said...

Tu dici "tanto tanto tempo" parlando di 18 anni, che in realtà sono solo un soffio, l'alba di un nuovo giorno, il germoglio su un ramo, le prime pagine di un libro...

Avere diciotto anni signfica (o dovrebbe significare) lavorare su se stessi, sulla propria capacità di fare delle scelte, prepararsi a quei momenti della vita che segnano un prima e un dopo, attimi (kairos) nel tempo che scorre (kronos), nei quali le scelte fanno la differenza.
Vivi con serenità le piccole scelte, anche quelle che non riesci a compiere: se ciò avviene non è per superficialità... la superficialità è di chi crede di saper scegliere solo perché ovunque vede il bianco e il nero. L'arte dello scegliere è l'arte di orientarsi in mezzo ai tanti grigi della vita.

8:55 AM  

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