In questi giorni ho trovato su google questa immagine, secondo me, stupenda.
Guardate questa bestiolina, è o non è un tenerissimo esserino? *___* me ne sono innamorata
( e non ditemi che ho il gusto dell’orrido perkè non è vero XD)

Stanotte ho avuto un sonno agitato e convulso.. mi sono addormentata, cm di consuetudine, con la lettura del casanova che spesso mi lascia tra le braccia di Morfeo con un fanciullesco sorriso,anche se dopo,quando mi calo nella dimensione del sonno, è da un periodo, da quando leggo questo libro, che mi faccio anche ripetutamente sogni simili concernenti sempre lo stesso coronamento di una felicità praticamente impossibile. Questo forse accade perkè ogni volta che leggo questo libro scopro sempre di più caratteri che accomunano il protagonista di questa splendida autobiografia a qualcuno di mia conoscenza, ad una grossa fetta,ormai, del mio passato. A volte non posso fare a meno di pensare. E’strano come persone che conosco da soli 5 mesi mi abbiano sopportata/aiutata nel periodo che si è trasformato improvvisamente da meraviglioso a straziante. E’ strano come mi senta legata a queste persone per davvero, è bellissimo come mi abbiano accolta così,all’improvviso quando sappiamo tutti bene che questo è rarissimo.
Ed è altrettanto sorprendente come mi trovi davvero a mio agio con loro,come se le conoscessi da una vita. Penso ke sarebbe stato tutto più duro senza i miei amici,sia “vecchi” che “nuovi”.
Di questo sono veramente felice. Loro forse non lo sanno ancora,ma io lo so J
Evidentemente,visto ke questa volta ho fatto tutto da sola, nel senso che ho represso praticamente tutto dentro di me senza rivolgere queste sensazioni verso nessun altro( sia perkè c’ho provato e non è servito a nulla sia perkè poi non ho più voluto),di forze me ne sono rimaste ormai veramente poche e per cui sembra tutto più faticoso.. inoltre il procedimento della dimenticanza si allunga..e quindi chiaramente ho bisogno di ancora un po’ di tempo..a parlarne così tanto fino alla nausea sarò venuta certamente a noia, e apparentemente sembrerò di sicuro una persone superficiale che vive solo di ricordi e non può farne a meno..sembrerò addirittura esosa, è capibile, ma che ci posso fare se per davvero ancora, sento un vuoto incolmabile dentro di me che mi lacera ogni giorno ancora un pochino? Pensavo contasse tutto meno e che tutto fosse relativo ma non è così,o almeno per me non lo è.. sembra una commedia greca con la cacciata del capro espiatorio e il ristabilimento alla fine della tranquillità..mah,speriamo sia veramente una commedia, questa ..speriamo ci sia, dopo tanti sforzi, un lieto fine..
Inoltre cresce in me la voglia di tornare a Venezia. Mi sono letteralmente innamorata di quella città a tal punto da farla gareggiare con la mia amata “patria” ( anke se tale non è) che è sempre stata Lerici..altra forte influenza del casanova più una certa attrazione misteriosa verso Venezia che non mi so spiegare.. mah.. staremo a vedere.. intanto non vedo l’ora di poterci tornare..

Voglio proporre un piccolo discorso che il casanova mette in bocca ad Henriette, secondo me uan figura decisiva per davvero, stavolta, nella sua vita sfrenata:

“vivendo insieme così e godendo una deliziosa felicità,ce ne ridevamo della filosofia che non ammette la perfezione della felicità,perché , sostiene, non è duratura.
“cosa significa questo duratura? “ mi diceva un giorno Henriette, “se si intende perpetua,immortale, è giusto;dato che l’uomo non è immortale,è giusto; dato che l’uomo non è immortale, anche la felicità non può esserlo. Ma , a parte questo,ogni felicità è sempre duratura, perché per esserlo deve soltanto esistere. Però se per felicità perfetta si intende una serie di piaceri sempre diversi e senza interruzione, si sbaglia ancora;infatti,solo frapponendo ai piaceri la calma che deve succedere a ciascuna gioia ci procuriamo il modo di prendere realmente coscienza del nostro stato felice. L’uomo non può dirsi felice se non quando si riconosce tale e non può averne coscienza che nelle pause. Senza questa pausa non sarebbe mai felice. Quindi il piacere per esser tale ha bisogno di un termine. E allora che cosa si vuol intendere con al parola “duratura” ? Ogni giorno giungiamo al punto di desiderare il sonno mettendolo al di sopra di qualsiasi altro piacere;eppure il sogno è la verosimile immagine della morte e noi lo ringraziamo solo quando ci avrà lasciati.
Anche coloro che affermano che nessuno potrà mai essere felice per tutta la vita,parlano a vanvera. La filosofia insegna il modo di procurarsi questa felicità,sempre che si sia risparmiati dalle malattie.
Una simile felicità,che può durare tutta la vita, è paragonabile a un mazzo di diversi fiori disposti in una composizione così bella e armoniosa da sembrare un solo fiore.”

Da " Casanova - Storia della mia vita " ( edizione integrale)